Programma completo - Architetti per Prato

ELEZIONI PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DI PRATO
Proposta per l’attività del consiglio per il quadriennio 2009 – 2013

UN PERCORSO DA CONDIVIDERE: 5 PUNTI PER CONTINUARE A CRESCERE

IDENTITA’ - VALORIZZARE L’IDENTITA’ PROFESSIONALE
Transmitting architecture è stato il titolo del Congresso mondiale degli architetti svoltosi a Torino nel 2008.
Per noi Transmitting architecture vuol dire innanzi tutto lavorare per valorizzare e diffondere le conoscenze e le peculiarità professionali dell'architetto.
Far comprendere anche attraverso la storia e gli esempi attuali le differenze culturali e metodologiche che distinguono l’architetto dalle altre professioni tecniche. Un approccio necessario e propedeutico alla trasmissione della ricchezza dei nostri contenuti culturali e progettuali e dell’efficacia della nostra metodologia di lavoro.
Il Congresso mondiale ha infatti ribadito la centralità dell’architetto in una società complessa come la nostra. L’architetto, in quanto portatore di un sapere multidisciplinare, è il solo in grado di superare i limiti di un atteggiamento meccanicistico in favore di una ecologia e un etica del sapere, dove conoscenza e responsabilità stiano al centro delle scelte strategiche e nelle riflessioni progettuali.
Trasmettere alla società l’importanza del progetto d’architettura, è l’impegno che la nostra categoria professionale deve assumere. Questo significa trasmettere insieme ai fondamentali valori etici che da sempre ci caratterizzano, il senso profondo di un fare che non è pura estetica ma ricerca di armonica coesistenza tra necessità pratiche e bisogno di bellezza. Transmitting architecture, significa per noi ritrovare l’identità e l'autorevolezza che il nostro sapere ha sempre avuto è metterlo a disposizione della società civile e delle sue istituzioni, stimolandole all’ascolto attraverso proposte e workshop che amplino il dibattito le ipotesi e le opportunità di scelta.

Azioni:
Produrre e proporre nelle scuole di ogni ordine e grado seminari e workshop per ampliare le conoscenze di alunni e insegnanti sul lavoro dell’architetto e sulle specificità culturali.
Produrre fascicoli informativi da distribuire tramite quotidiani al maggior numero di utenti (istituendo per questo un'apposita commissione).
Organizzare workshop con le università italiane ed europee su temi riguardanti grandi trasformazioni del territorio facendo diventare i risultati delle ricerche, elementi base per futuri concorsi d’architettura, e base per il coinvolgimento dei cittadini. (fondamentale sarà il dialogo con le amministrazioni e con l’università). Le esperienze passate ci hanno dato prova dell’efficacia del metodo.
Consolidare e far crescere positivamente il rapporto con la” Fondazione Professione Architetto” sfruttando le opportunità e le grandi potenzialità da essa offerte grazie al grande contributo economico che l’ordine di Firenze devolve, dieci volte il nostro contributo. Consapevoli che Il nostro contributo attuale copre appena il costo dell’abbonamento annuale alla rivista per ogni iscritto (circa 20 euro l’anno).
Potenziare la rivista “OPERE” facendola uscire dall’ambito strettamente ordinistico diffondendola maggiormente nelle pubbliche amministrazioni e tra i cittadini. Valorizzarla sia come strumento essenziale di comunicazione tra gli iscritti, sia come veicolo fondamentale per la trasmissione delle migliori realizzazioni teoriche e progettuali dei colleghi.


FORMAZIONE - SUPPORTO ALLA PROFESSIONE
La violenza della crisi economica insieme alle inevitabili trasformazioni dell’offerta e l’evoluzione delle tecnologie, impongono di concentrare i nostri sforzi da un lato nel sostegno alla professione (che purtroppo non potrà essere di tipo direttamente economico) per cercare di fronteggiare la crisi, soprattutto creando nuove opportunità e sbocchi professionali attraverso sia l’ aggiornamento e la riqualificazione professionale; sia stimolando e agevolando gli studi perché superino la dimensione artigianale e locale e si organizzino per aprirsi a mercati globali.

Azioni:
Riavviare i corsi introduttivi alla professione per i giovani iscritti e di aggiornamento degli altri colleghi, consulenze gratuite su problematiche professionali, creazione di apposita commissione di servizio per consulenze e convenzione con studio legale, per supporto specialistico.
Completare la realizzazione del palazzo delle professioni, da questo punto di vista favorirà grazie alla contiguità quegli altri ordini professionali, la creazione di maggiori sinergie, queste saranno utili anche per altri aspetti tipo consulenze fiscali ecc..
Organizzare procedure di supporto all’attività concorsuale e alla creazione di consorzi di professionisti e associazioni per la partecipazione a gare e incarichi di grandi dimensioni. Attività di consulenza gratuita da parte di colleghi più esperti e/o con specifiche competenze a colleghi più giovani impegnati in gare e concorsi.
Lavorare per il superamento delle norme che agevolano la progettazione all’interno delle P.A. perché di fatto costituiscono una concorrenza sleale nei confronti dei liberi professionisti. Regole chiare sull’assegnazione degli incarichi.
Avviare il dibattito per giungere alla creazione di una agenzia formativa, che dovrà avere le caratteristiche di una onlus la cui gestione sarà senza fini di lucro. Lo statuto che regolerà tale organismo dovrà essere discusso con la totalità dei colleghi, e successivamente approvato dal Consiglio dell'Ordine. La gestione quotidiana e il lavoro di segreteria potrebbe essere svolto dall’attuale segreteria dell’ordine. I progetti formativi e le altre attività potranno essere gestiti direttamente dai colleghi proponenti sotto la supervisione e controllo finanziario del CDA della onlus.
L’agenzia, oltre all'attività di formazione aggiornamento professionale, potrebbe anche fungere da coordinamento per gruppi di colleghi che vogliano condividere acquisti e attività professionali, con analogo funzionamento dei già esistenti gruppi di acquisto solidali.
Un'altra attività potrebbe consistre nella creazione di una copisteria sociale aperta e autogestita, con plotter e stampanti professionali a prezzi politici per abbassare costi sempre alti della stampa di qualità .
Potrà essere istituito inoltre anche un servizio di traduzione come supporto all'attività professionale all'estero per la partecipazione a gare internazionali.
Trasformare il ruolo della commissione notule: non solo strumento di pronto intervento per i problemi dei colleghi con la committenza, ma vero e proprio luogo di formazione per i più giovani (e non solo) al fine di tutelare gli architetti nel rapporto economico di lavoro. La predisposizione della notula, il rapporto contrattuale con il privato, l’etica della prestazione professionale, il rapporto con le assicurazioni professionali, sono alcuni degli elementi che dovranno essere oggetto di formazione per i colleghi.


TRASPARENZA
L’attività del consiglio dell’ordine è innanzi tutto, un’attività volontaria. In pratica potrebbe limitarsi alle attività strettamente istituzionali (tassazione notule, disciplina, tenuta dell’albo, bilancio). L’ordine ha comunque tra le sue finalità generali quella di essere garanzia della qualità della prestazione “vigila alla tutela dell’esercizio professionale, e alla conservazione del decoro dell’ordine, reprimendo abusi e mancanze” (…), in riferimento alla tutela del cittadino committente, estendendo il concetto in virtù dell’ampiezza delle competenze che coinvolgono la professione in ambito urbanistico, i consigli hanno esteso il loro campo di intervento. Come istituzione quindi e interpretando più estesamente il concetto di tutela, l’ordine si è attribuito un ruolo esteso a garanzia più generale della qualità urbana. Tale attribuzione, significa nei fatti un’estensione delle attività. Queste non sono normate e richiedono grande impegno e partecipazione degli iscritti (vedi elaborazione osservazioni ai PRG) ed espongono nei fatti il consiglio sia dal punto di vista del lavoro che sotto l’aspetto legale. Lo obbligano a una condotta attenta, competente, oltre che misurata e prudente. Fare sintesi delle volontà dei colleghi su questioni che riguardano la città intera è compito arduo. Compito al quale il consiglio uscente non si è comunque sottratto (vedi elaborazione del documento sul Piano strategico). Riuscire volontaristicamente a tenere insieme le tante questioni istituzionali e non, richiede l’impegno e la partecipazione di molti colleghi, dentro e fuori il consiglio. Le commissioni di lavoro (urbanistica, cultura, professione, ecc) sono in questo senso il primo baluardo della trasparenza e della condivisione delle decisioni ma richiedono un coinvolgimento ampio e assiduo.

Azioni:
Rilanciare il ruolo delle commissioni che pur avendo lavorato bene hanno bisogno di linfa vitale. I giovani possono trovare in esse un primo modo per conoscere e partecipare alle attività dell’ordine e far valere il loro patrimonio di idee.
Aprire così come avviene per le altre istituzioni, le riunioni del nuovo consiglio all’ascolto dei colleghi, soprattutto i più giovani , salvo quando all'ordine del giorno non ci siano questioni disciplinari o strettamente istituzionali che impongano rispetto della privacy.
Agevolare la partecipazione dei colleghi attraverso l’inviò via mail dell'ordine del giorno almeno ventiquattrore prima a tutti gl’iscritti.
L'apertura di un blog per i commenti post consiglio aiuterà il dibattito nelle riunioni successive.
Resoconti trimestrali sull'attività del consiglio da pubblicare sempre sul Web è sull'attività delle commissioni darà la possibilità a tutti di seguire l’evoluzione del dibattito.
Estendere la possibilità a tutti gli iscritti la facoltà di convocazione di assemblee straordinarie, con il limite che la richiesta sia di almeno di 10 iscritti.
Migliorare le procedure di nomina dei colleghi per collaudi e terne, andrà utilizzato preferibilmente un sistema basato sul sorteggio e sulla rotazione fra colleghi. E’ ovvio che i colleghi inseriti nel sorteggio, per garantire una efficace prestazione, dovranno essere di provata competenza nell'ambito in cui è richiesta la nomina.
Adoperarsi per l’istituzione di una commissione di consulenza per cittadini anche organizzati in associazione o altro, che vogliono approfondire le conoscenze relative ai grandi temi di trasformazione territoriale in provincia, favorendo così la partecipazione consapevole e il dialogo con le istituzioni.
Chiedere a viva voce ai giovani di impegnarsi nelle varie commissioni come elemento propedeutico per un più responsabile e maturo impegno per la categoria.


PARTECIPAZIONE - PIU’ INCISIVI RAPPORTI CON LE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
La difficoltà di dialogo che hanno caratterizzato gli ultimi quattro anni dell’attività dell’ordine, nonostante l’impegno profuso attraverso le tante iniziative messe in campo, non ci hanno scoraggiati. L’esperienza fatta in precedenza ci ha convinti che le possibilità di dialogo esistono. Non tutti gli amministratori hanno compreso la grande potenzialità che un ordine come il nostro ha nell’affrontare le questioni chiave della città. Chi in passato ha compreso ha saputo ben sfruttare il nostro lavoro volontario, avviando iniziative e operando scelte importanti.
L’opportunità di una nuova compagine amministrativa dovrà essere quindi colta con slancio e senza pregiudizi. Un momento politico economico così difficile, richiede senso di responsabilità, grande onestà intellettuale e grande considerazione della necessità di fare squadra per superare l’attuale crisi. Una rinnovata tensione etica unita ad un generoso senso civico sono gli ingredienti per operare positivamente aldilà delle sigle e degli schieramenti. L’ ordine è di tutti gli architetti e al servizio della e dei cittadini tutti.

Azioni:
Promuovere l'obbligatorietà del concorso di architettura superando quello di idee usato strumentalmente e spesso inefficace perché non costretto a concreta realizzazione.
Approvare e sostenere Concorsi da svolgersi in due fasi in maniera da stimolare ampie partecipazioni, alleggerire l’impegno iniziale, e selezionare i migliori per una seconda fase più concreta, obbligando comunque le amministrazioni a prevedere un minimo rimborso spese per i gruppi selezionati.
Adoperarsi perché i grandi interventi di trasformazione privata del territorio siano controllati a monte attraverso l’obbligo di master plan da far emergere da una procedura concorsuale a garanzia della qualità almeno dell'impianto urbano, lasciando al privato la libertà per le soluzioni strettamente architettoniche.
Impegnarci perché i concorsi siano gestiti con giurie altamente qualificate, e perché le amministrazioni svolgano almeno nella prima fase solo attività di segreteria non assistendo alle sedute di giuria. I giurati, in maggioranza architetti, dovranno aver partecipato ad almeno tre concorsi e ed averne vinto almeno uno, provando così il loro valore professionale e intellettuale.
Stimolare le amministrazioni perché i bandi siano accurati e forniscano ai concorrenti una “griglia di invarianti” a cui dovranno riferirsi sia i concorrenti che la giuria, compreso l’impegno di spesa già in bilancio.
Fronteggiare fermamente le P.A. che usano le gare al massimo ribasso per affidare un incarico stabilendo una quota di ribasso non superiore al 30% (quale cittadino comprerebbe la meno costosa delle idee per investire i propri risparmi?)
Lavorare per snellire e velocizzare l’iter amministrativo per il rilascio dei PDR (3 anni) e i permessi di costruire (1 o 2 anni), unificare le procedure amministrative e i regolamenti edilizi nei comuni della provincia,
Adoperarsi per essere fautori ed artefici dello sviluppo urbanistico e normativo della città e del territorio non semplici giudici e critici delle scelte operate dalle amministrazioni. Riuscire a sedersi ai tavoli delle amministrazioni sarà un obbiettivo da perseguire.
Per essere più incisivi dovremo avere il coraggio di fare delle proposte, come abbiamo fatto con il piano strategico ed in altre occasioni. Questo vuol dire affiancare una commissione/dipartimento che si occupi specificamente dell’urbanistica, proponga iniziative e soprattutto faccia intravede quali orizzonti europei possono essere di riferimento per la nostra città. Dovremmo stringere contati con strutture internazionali (università, centri studi). Potremo essere più fermi e determinati nel confronto ad una sola condizione, saper elaborare e proporre.


SOSTENIBILITA’
La durezza della crisi, l’urgenza di affrontare i temi ambientali, pur se visti attraverso l’ansia e l’incertezza del momento, costituiscono sicuramente un’opportunità di rilancio per la nostra provincia. Sulla sostenibilità, sul corretto uso delle risorse (anche quelle territoriali), sulla ricerca di nuove e più aggiornate e sostenibili tecnologie, sulla qualità ambientale e urbana e architettonica bisognerà fortemente impegnarsi. La sostenibilità sarà il “DNA” che dovrà guidare le nostre azioni istituzionali a tutti i livelli. L' Efficienza Energetica, un aspetto della sostenibilità, si ripaga in pochi anni, costituisce un vantaggio per il cliente ed è un mercato"enorme": l' EE può dare consistenza al rilancio etico della professione ed economico del lavoro professionale. L' EE, se coniugata con le Energie Rinnovabili, può costituire la base per il decollo di un Distretto Pratese della Sostenibilità, riconsiderando le tipologie di produzione e la meccanica del tessile."
L’ecologia come elemento fondante di una più ampia ricchezza di atteggiamenti e di competenze, dove l’adeguatezza degli strumenti e delle tecniche si sposa con il contenuto etico della bellezza.

Azioni:
Adeguare gli strumenti professionali alle nuove sfide, stimolando la collaborazione con professionalità specifiche aumentando le sinergie pur mantenendo la propria identità. L’architetto come coordinatore e sintetizzatore di saperi multipli non tecnico tra i tecnici.
Ribadire ancora di più la centralità del progetto proprio perché esso è da sempre perfettamente funzionale ad una visione ètica ed ecologica, non crudamente produttivistica.
Stimolare il senso di responsabilità dei colleghi perché con impegno diffondano una cultura del costruire attenta ai temi della sostenibilità.
 

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